sabato 29 giugno 2013

La Signora delle Stelle Scienziata dell'Universo Celeste...



Margherita Hack, ha dedicato la sua vita allo studio e alla classificazione di molte categorie di stelle, svolgendo attività di divulgaazione e dirigendo un osservatorio astronomico.
 Donna e Scienziata, Intellettuale esemplarmente  Laica ed atea come amava definirsi. 
Era nata a Firenze, ci ha lasciati a 91 anni, una vita intensa e lunga di ricerca e passioni.
 Si laurea nel 1945, con una tesi di astrofisica relativa a una ricerca  sulle cefeidi, una classe di stelle variabili.
 Il lavoro viene condotto presso l'Osservatorio astronomico di Arcetri, luogo presso il quale inizia a occuparsi di spettroscopia stellare, che diventerà il suo principale campo di ricerca.
 Enorme lo sviluppo delle attività didattiche e di ricerca che Margherita Hack ha promosso all'università di Trieste, dove ha dato vita nel 1980 a un "Istituto  di Astronomia" che è stato poi sostituito nel 1985 da un  "Dipartimento di Astronomia", che la scienziata ha diretto fino al  1990.
Dal 1982 Margherita Hack ha inoltre curato una stretta  collaborazione con la sezione astrofisica della 'Scuola internazionale superiore di studi avanzati' (Sissa).
Stella della laicità, della scientificità, dell’astrofisica, è stata ardente sostenitrice della vita.
 Ha saputo spendersi per la piena dignità dei saperi scientifici, contro una cultura ancora troppo gentiliana, che continua a ritenere grave non conoscere una poesia di Leopardi, ma non ugualmente grave, essere totalmente ignoranti ad esempio della rivoluzione solare. 
Margherita Hack Ha saputo guardare il cielo, ne ha scandagliato miliardi di stelle e le molteplici energie che lo governano e che restano ancora da capire e da studiare.
Come Juri Gagarin di ritorno dal suo viaggio cosmico, ha affermato con forza che non vi ha trovato dio - certamente non quello poliedrico e multiforme che nei secoli si è dato l’uomo e che in ogni caso è profonda parte delle culture umane -  così lei è rimasta ferma e forte nelle sue idee laiche e laiciste.
Ha saputo conservare sempre intelligentemente sorridente la sua integrità.
Era stato richiesta a presidenti della Repubblica ottusamente sordi alla voce dei cittadini, la sua nomina a senatrice a vita, a cui Lei sapeva rispondere con un sorriso acceso di chi Stella, merita di poter portare piuttosto il nome di un astro celeste: una stella, magari anche piccola piccola e luminosa, splendente; piuttosto che lo stendardo della politica che certo lei donna scienziata avrebbe onorato della sua  intelligenza di donna che aveva a cuore le altre donne e di scienziata.
Fulgido l'esempio dei suoi insegnamenti.
  Ci piacerebbe ritrovarti in una notte tersa, luminosa e splendente nel cielo, ogni volta che  potremo alzare lo sguardo, ritrovandoti nell’incommensurabile vastità del cielo, ti rivedremo sorridente e allegra; integerrima  come quando alternando la stesura di testi scientifici universitari, alla scrittura di testi a carattere divulgativo, parlavi ai ragazzi delle scuole o agli scienziati del mondo.
 Il trattato "Stellar Spettroscopy", scritto a Berkeley nel 1959 assieme a Otto Struve (1897-1963) è considerato ancora oggi un testo fondamentale.

 Nel tempo Margherita  Hack ha collaborato con numerosi giornali e periodici specializzati,  fondando nel 1978 la rivista "L'Astronomia" di cui è  stata a lungo direttore.
 Nel 1980 ha ricevuto il premio "Accademia dei Lincei" e nel 1987 il premio "Cultura della Presidenza del Consiglio".
Il profondo cordoglio per la scomparsa di Margherita Hack "Ci lascia una donna eccezionale, che ha dedicato la sua vita allo studio, alla ricerca e alla divulgazione scientifica, senza mai dimenticare l'impegno per le battaglie civili e politiche. Ne sentiremo la mancanza". (Carrozza)
 L'Italia e la comunità internazionale perdono una protagonista assoluta della ricerca scientifica. Una donna che è stata, inoltre, capace di affiancare con passione l'impegno professionale a quello sociale e politico. Una testimonianza che resterà preziosa"(Letta)

Ciao Margherita non smettere di guardarci...