domenica 3 novembre 2013

Socrate nostro Patrono







“Il filosofo moderno è spesso un funzionario,
 sempre uno scrittore, e la libertà che gli è
 concessa nei suoi libri ammette una controparte:
 quello che scrive entra fin dall’inizio in un
 universo accademico dove le opzioni di vita sono
 indebolite e le occasioni di pensiero velate [...]
 Ora, la filosofia deposta nei libri ha cessato di
 interrogare gli uomini. Ciò che in essa vi è di
 insolito e di quasi insopportabile si è nascosto
 nella vita decorosa dei grandi sistemi. Per
 ritrovare l’intera funzione del filosofo bisogna
 ricordare che sia i filosofi-autori che leggiamo, sia
 noi stessi in quanto filosofi, non abbiamo mai
 smesso di riconoscere come patrono un uomo che
 non scriveva, che non insegnava, quanto meno
 da una cattedra di stato, che si rivolgeva a coloro che
 incontrava per strada e che ha avuto delle difficoltà
con l’opinione pubblica e con i poteri statali.
 Bisogna ricordarsi di Socrate“

                                            (Merleau-Ponty, Elogio della filosofia)