domenica 6 aprile 2014

Frida magnificamente Kahlo

L'esposizione alle Scuderie del Quirinale su Frida Kahlo, è un eccezionale evento culturale da non lasciassi sfuggire, inaugurata il 20 marzo 2014 si chiuderà il 31 agosto 2014.



Lo straordinario allestimento, curato da Helga Prigniz-Poda, indaga Frida Kahlo nel suo rapporto con i movimenti artistici dell'epoca, dal Modernismo messicano al Surrealismo internazionale, analizzandone le influenze sulle sue opere, con eleganza e attenta sensibilità conoscitiva.





Frida Kahlo la ribelle, l'ocultadora, l'ironica pasionaria dell'arte, fu il simbolo dell'avanguardia e dell'esuberanza artistica della cultura messicana del Novecento.

La mostra alle Scuderie del Quirinale, presenta l'intera carriera artistica di Frida Kahlo riunendo i capolavori assoluti delle principali collezioni, raccolte pubbliche e private, provenienti da Messico, Europa e Stati Uniti. 





Oltre 40 straordinari capolavori, tra cui il celeberrimo Autoritratto con collana di spine e colibrì del 1940, per la prima volta esposto in Italia, o l'Autoritratto con abito di velluto del 1926, dipinto a soli 19 anni ed eseguito per l'amato Alejandro Gòmez Arias, dove il suo collo allungato recupera l'estetica di Parmigianino e di Modigliani.



 
Una selezione di disegni completa il progetto, tra cui il Bozzetto per "Henry Ford Hospital" del 1932, il famoso corsetto in gesso che tenne Frida prigioniera negli ultimi, difficili anni della sua malattia e che l'artista decorò con una serie di simboli dipinti e, infine, alcune eccezionali fotografie, in particolare quelle realizzate da Nickolas Muray, tra cui Frida Kahlo sulla panca bianca del 1938 diventata poi una famosa copertina della rivista Vogue.





Il tema principale è, quindi, l'autorappresentazione che Frida elabora attraverso i linguaggi protagonisti delle varie epoche e che ci restituisce lo specialissimo significato che ha rappresentato nella trasmissione dei valori iconografici, psicologici e culturali.
 
Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón diceva di essere nata nel 1910, anno di inizio della Rivoluzione, mentre in realtà era nata il 6 luglio 1907 a Coyoacán (Città del Messico). 





I suoi dipinti non sono soltanto lo specchio della sua vicenda biografica, segnata dal terribile incidente in cui fu coinvolta all'età di 17 anni, la sua arte si fonde con la storia e lo spirito del mondo a lei contemporaneo, riflettendo le trasformazioni sociali e culturali che avevano portato alla Rivoluzione e che ad essa seguirono.

Attraverso il suo spirito ribelle, reinterpretò il passato indigeno e le tradizioni folkloriche, codici identitari generatori di un'inedita fusione tra l'espressione del sé, l'immaginario e i colori e i simboli della cultura popolare messicana.






Allo stesso tempo, lo studio della sua opera permette di capire l'intreccio delle traiettorie di tutti i movimenti culturali internazionali che attraversarono il Messico in quel tempo: dal Pauperismo rivoluzionario all'Estridentismo, dal Surrealismo a quello che più tardi prese il nome di Realismo magico. 


Per questa ragione il percorso espositivo della mostra accoglie, accanto ai lavori di Frida Kahlo, anche una selezione di opere degli artisti attivi in quel periodo che hanno "vissuto" fisicamente e artisticamente vicino a Frida Kahlo. 

Dal marito Diego Rivera, presente nella mostra con alcune opere significative quali, ad esempio, Ritratto di Natasha Gelman del 1943 e Nudo (Frida Kahlo) del 1930; ad una selezione di artisti, decisivi per l'opera stessa di Frida che attivamente hanno influenzato un intero periodo artistico: José Clemente Orozco, José David Alfaro Siqueiros, Maria Izquierdo e altri.
                                               

                                                Donna Bruzia